La Camera dei Deputati sospenda la ratifica del trattato italo-francese sul Tav. E’ la richiesta contenuta in una lettera inviata a metà dicembre da un gruppo di amministratori locali, tra cui il sindaco di Rivalta, Mauro Marinari, il sindaco di Torino, Chiara Appendino, e il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, alla presidente Laura Boldrini, al premier Paolo Gentiloni, al ministro delle infrastrutture Graziano Del Rio e a tutti i deputati.
“Il Parlamento – si legge nella lettera – sta discutendo la ratifica dell’accordo tra Italia e Francia per la costruzione di una nuova linea ferroviaria tra Torino e Lione che comporterà un finanziamento di 2,9 miliardi di euro per la parte italiana. Si sono più volte evidenziati i dubbi, le critiche e i costi di questa nuova infrastruttura soprattutto alla luce dei gravi problemi che travolgono il nostro Paese: i terremoti hanno causato danni enormi e dovremo affrontare la ricostruzione dei paesi distrutti e l’avvio finalmente di un piano di prevenzione; le scuole, gli edifici pubblici, il patrimonio monumentale e le case devono essere messe in sicurezza; le alluvioni e i dissesti idrogeologici hanno messo in crisi intere Regioni; le ferrovie e il trasporto pubblico locale, specie nel Sud Italia, hanno mostrato tutti i loro limiti in quanto a sicurezza ed efficienza del servizio; molte grandi aree industriali e molte discariche devono essere bonificate e riconvertite; l’inquinamento dell’aria di molte aree metropolitane sta superando i limiti di guardia“.
Per gli amministratori, “la soluzione di queste emergenze richiederà un fortissimo impegno da parte di Stato, Regioni e Comuni oltre che enormi investimenti. Per le ragioni esposte si ritiene necessaria e urgente una riflessione sulle effettive priorità di questo Paese e questa tratta di Tav non rientrare tra quelle irrinunciabili. Chiediamo al presidente del Consiglio e al Ministro alle Infrastrutture – concludono i sindaci – un incontro per esporre nei dettagli queste esigenze che riteniamo essere condivise da molte Amministrazioni del territorio a livello nazionale. Chiediamo alla Camera dei Deputati di sospendere la ratifica del trattato al fine di esaminare le questioni esposte, le loro priorità, le fonti di finanziamento e i tempi di realizzazione“.
Marinari ancora una volta in prima linea contro il TAV, opera che devasterà pesantemente il territorio di Rivalta.